Ammettiamolo: “gli zingari rubano i bambini” è uno dei capisaldi dell’educazione italiana. Ci crediamo, come crediamo ai terroni sfaticati, ai torinesi-falsi-e-cortesi e a cento altri stereotipi. Certo, lo negheremo strenuamente, sapendo che ci dovremmo vergognare del solo siffatto pensiero. Ma quello, ostinato, resterà lì, per la maggior parte del tempo nascosto nei meandri della coscienza. Ogni tanto, però, farà nuovamente capolino: e qualcuno ne farà le spese.
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