Tagli
La gente parcheggia, scende, percorre i venti o cento metri della spiaggia. Poi si spoglia. E quel che fa impressione non sono le colonne scoliotiche, i ventri dilatati, i seni cadenti, le scottature, le celluliti. Sono i tagli – all’altezza dello sterno, dell’ombelico, dei reni – i tagli, le cicatrici, li guardi e ti chiedi perché, quello magari è un prelievo di midollo (chissà poi se si deve aprire e richiudere così), quello sembra un by-pass, diosanto ma quei venti centimetri di punti in verticale proprio sullo stomaco di quell’uomo cosa mai gli avranno fatto, sembra la riunione dei reduci dei pazienti di E.R., quelli che la possono raccontare leggendo il giornale di provincia e spalmandosi la crema protezione 20.