E’ bella, la gente (via Gluck, tipo)
Una volta, quando qui era tutta campagna, eravamo in pochi. Quattro gatti, forse otto. Camminavi tranquillo per strada, incontravi quella manciata di amici e conoscenti sulla strada per andare in ufficio o su quella per tornare a casa, o durante la pausa pranzo. Per organizzare una bevuta al venerdì sera ci impiegavi dieci minuti.
Poi hanno costruito le case, i grandi palazzi, quelli da otto piani e cinque scale, uno via l’altro. Quartieri interi, e poi città. E’ arrivata la metropolitana, hanno tirato su il centro commerciale – un ipermercato e sessanta negozi. Tanta gente. E’ bella la gente, la gente è colorata, allegra, ride e scherza e fa le foto, e se oggi i tuoi tre amici sono occupati per i fatti loro – uno che parte per andare al mare con la fidanzata, uno al corso di free climbing, uno semplicemente stanco che ha voglia di mettersi davanti alla televisione per guardare un film – qualcuno per la birretta o il concertino lo trovi sempre. E’ bella la gente, ma devi stare attento, perché ma come non ti sei accorto che quello ci sta provando e guarda che quei due stanno insieme e quegli altri hanno litigato e quello se l’è presa che hai invitato tizio e caio e non sempronio, è bella la gente ma ognuno è il centro di una stella e alla fine con i sei gradi di separazione tu vorresti stare con un amico e finisci ogni volta per essere con trenta persone – quindici lì e quindici che chattano con i quindici al tavolo e ognuno di questi che sbircia nello schermo altrui per sapere chi e cosa e come e quando.
E’ bella, la gente.
May 31st, 2010 at 18:44
Come dico sempre, la gente “si devono” sparare.