Lo so che da là, dall’altra parte del cavo del telefono, siete tutti dei John Wayne, faccia di cuoio e un mezzo sorriso solo dopo tre birre, una bistecca alta due dita e una montagna di patatine fritte.
Vi hanno cresciuti così, e un po’ vi piace atteggiarvi a quel modo.
Ma poi vi mettono seduti su una poltroncina rossa; e quando si spengono le luci, e sul palco vedete la persona corta che abita in casa vostra, con il tutù e due piccole ali sulle spalle, con il faccino un po’ contento e molto smarrito, allora le ciglia vi si inumidiscono, vorreste salire lì sopra e stringerla e dirle tutte le cose che dicono nei film – non negate, io lo so che è così, ma state tranquilli, non lo farò sapere in giro.