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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    14/09/2006

    Greetings from Leeds – 3. All’Equatore

    Filed under: — JE6 @ 18:16

    Forse il concetto di “pioggia tropicale” non si adatta ad una città dello Yorkshire, ma è appena finita la pioggia più torrenziale che abbia mai visto in vita mia. Adesso, dalle finestre dell’albergo, guardo il più classico dei cieli inglesi, con gli sprazzi d’azzurro intervallati da nuvole che corrono senza una logica. La gente torna a casa, l’erba splende verde, le aiuole danno quasi fastidio con le loro geometrie perfette, i mattoni delle case sono rossi come dovrebbero essere. Come fai a spiegare che non ti fanno un piacere, a portarti a cena in un ristorante italiano?

    2 Responses to “Greetings from Leeds – 3. All’Equatore”

    1. severine Says:

      Così: “No, thanks, I only eat my mother’s spaghetti”

    2. AdRiX Says:

      Intanto, ti fanno un piacere a _non_ portarti in un ristorante inglese.

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