Il bianco della neve
Faceva freddo come nell’inverno di molti anni prima.
Come molti anni prima, si fermò a fissare il bianco della neve che rischiarava in lontananza la notte; spense il motore, appoggiò la testa al finestrino della macchina e per qualche minuto rimase ad ascoltare il nulla di quelle vie che aveva percorso mille volte lungo un anno della sua vita – in un’altra vita. Quando sentì i primi brividi si scosse, come risvegliato da un torpore stanco e sfiduciato, e decise di tornare in albergo, alla sua ordinaria vita di commesso viaggiatore, ai panini mangiati in autostrada, ai clienti che fingeva di credere amici, alle puttane slave pagate sulle provinciali, alle scarpe graffiate, ai trucchi sulle note spese. Guardò per qualche secondo ancora la cima delle montagne, provando la confusa sensazione che a volte i luoghi erano semplicemente troppo belli e persone come lui non se li meritavano. Si accese una sigaretta, e ripartì.
March 25th, 2008 at 09:51
uau
(non ho altro da dire)
March 25th, 2008 at 10:43
…mi piace quand’è così.