Dai
Da quant’è che stiamo camminando?
Un’oretta, più o meno.
E se andassimo a berci qualcosa?
Stavo per chiedertelo io.
Andiamo, allora.
Dai.
…
…
Senti.
Dimmi.
Mi dai la mano?
A cosa ti serve?
Ma che cazzo di domanda è, ma sei scemo? Ti sto chiedendo di tenermi per mano, di camminare mano nella mano. Capito?
Oh. Sì, certo.
Non ti va? Non è una cosa sconveniente, sai.
No, lo so. Ma sì che mi va, è che…
Dammi questa mano.
Sì…
Dai.
…
…
Come stai?
Bene. Perché?
Stai zitto, non dici nulla.
Davvero, sto bene, tutto a posto.
Mi dai un bacio?
Cosa?
Un bacio. Voglio un bacio.
Sì, ho capito. Perché lo vuoi?
Per piacere, non fare domande. Non ci sarà altro, ma ti prego, dammi un bacio.
Sai, non è che bacio a comando.
Non ti va? Non ti piaccio?
Ma basta con questa storia. Ci conosciamo da quanto? Dieci anni? Lo sai che mi piaci.
E allora dammi un bacio.
Ma cosa siamo, due sedicenni?
No, ma un po’ sì. Almeno io, sì. Non è tanto brutto esserlo, sai. Almeno ogni tanto.
Già.
Allora?
Allora cosa.
Questo bacio. Uno. Uno bello, come Dio comanda. Un bacio, cazzo. Te l’ho detto, non ci sarà altro.
Un bacio.
Sì.
Chiudi gli occhi.
Dai.