< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • May 2009
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    08/05/2009

    Il fanciullino verde

    Filed under: — JE6 @ 16:17

    Magari non c’è bisogno di dire che l’idea di Matteo Salvini di riservare posti o interi vagoni della metropolitana milanese a indigeni (i quali, notoriamente, non esistono più da tempo – e viene da chiedersi dove abbia vissuto il proponente finora) e non meglio identificate “persone perbene” (suppongo che i controllori non dovrebbero essere incaricati di verificare l’avvenuta obliterazione del biglietto, ma la validità del certificato di buona condotta del passeggero) è una scemenza di dimensioni piuttosto cospicue. Però forse c’è bisogno di dire che quella boutade esprime una sensazione di pancia che non sono in pochi ad avere: e non parlo di leghisti duri-e-puri, ma di un sacco di altra “gente”, che non arriva a tanto solo per questioni di forma e buona educazione (insomma, perchè “non sta bene dirlo”). Certo, raffigurare Salvini come il fanciullino pascoliano che dice la parola che tutti (o comunque tanti) hanno sulla punta della lingua ma nessuno riesce a pronunciare è un indubbio segno dei grami tempi che viviamo; ma non farlo è forse addirittura peggio.

    Giocare in difesa

    Filed under: — JE6 @ 13:39

    A me piace il lavoro che faccio. Tranne quando sono lì che mi sorseggio l’aperitivo e arriva l’olandese di turno che mi dà di gomito e ammicca: “What about Berlusconi, uh?”. Perchè hai voglia il patriottismo.