< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Srebrenica, 11 luglio
  • Gabo, e mio papà
  • “Vero?”
  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • February 2012
    M T W T F S S
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    272829  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    21/02/2012

    Greetings from Ljubljana 2012 – Gommoni

    Filed under: — JE6 @ 21:18

    Li ho visti per la prima volta poco più di quattro anni fa, la prima volta che sono venuto qui – una fattoria a poche decine di metri dall’autostrada, con tutte le sue cose, i covoni se è stagione, un piccolo trattore, gli attrezzi, e poi loro, quattro o cinque gommoni, di quelli che vedi al mare, un paio più grandi e gli altri più piccoli, con le galline che gli girano intorno, oggi c’era anche la neve che iniziava a sciogliersi nello strano e inusuale caldo di un martedì di febbraio sloveno, bastava guardare nello specchietto retrovisore e vedevi ancora le colline bianche con i rami appesantiti dei pini, e loro – i gommoni – lì, al loro posto, apparentemente curati ma inesorabilmente inchiavardati in un’aia a pochi chilometri dalla città, nella terra di mezzo tra agglomerato urbano e aperta campagna, e non so perché, ma ho questa certezza che il mare non l’abbiano mai visto, che non abbiano mai visto nemmeno l’acqua del lago di Cerknica, che stiano lì come i leoni dell’MGM di Las Vegas, come l’elefante del circo Medrano, fuori luogo e fuori tempo, e ormai dentro il loro luogo, e il loro tempo.

    Leave a Reply