Senza titolo
Non so voi, ma io la mattina se posso mi prendo cinque o dieci minuti e seguo in tv la cosiddetta edicola, quella di Sky Tg24. Cinque minuti, venti giornali, i conti potete farli anche voi, il conduttore ha giusto il tempo di leggere i titoli, e in fretta, come in quelle pubblicità in radio che si chiudono con “Aut. Min. Ric.”, se avete presente. I titoli, comunque. Ogni tanto mi chiedo come sarebbero i giornali senza titoli, trenta, quaranta, settanta muri di testo senza caratteri cubitali, senza richiami e riassunti e slogan e specchietti per le allodole, sarebbero roba invendibile immagino, perché alla fine quello compriamo – i titoli, una volta letti e imparati quelli sappiamo tutto, il resto costa troppa fatica. Epperò, hai visto mai.
[No, è che mi è capitato di sentire Piero Grasso, non so se avete presente la faccenda del “dare un premio a Berlusconi per la lotta alla mafia”, l’ho sentito alla “Zanzara” di Cruciani e Parenzo mentre questa cosa cercavano in tutti i modi di tirargliela fuori e lui ha usato un giro di due o trecento parole, che erano quelle che servivano ma erano troppe per fare un titolo, e infatti, ci siamo capiti] (Sì, ok, a volte mi capita di sentire Cruciani e Parenzo, dura poco perché mi innervosisco in fretta e comunque posso smettere quando voglio, ecco)