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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    22/04/2003

    Filed under: — JE6 @ 17:21

    Forse un domani, chissà
    E-media Tidbids (17 aprile) posta alcune righe di commento alle dimissioni di Tom Rogers, CEO di Primedia, sottolineando che è ormai piuttosto lunga la lista di manager, americani e non, sconfitti dai problemi di integrazione strategica tra media tradizionali e web.
    Messa così, la faccenda sembrerebbe chiara: i due mondi sono governati da leggi interne che faticano a fondersi in un unicum capace non solo di sopravvivere, ma anche di prosperare.
    Sarebbe però bene, a mio parere, andare a guardare i veri motivi di questi insuccessi. E mi sembra che la ragione più importante stia nelle terrificanti cifre di acquisizione che sono state pagate, in pieno delirio da niueconomi. Quando ti carichi un fardello sulle spalle, devi avere la forza di portarlo a destinazione, altrimenti hai dei problemi. Se questi signori avessero speso un decimo di quanto hanno caricato a budget, oggi non si farebbero commenti salaci sull’impossibile convergenza strategica tra web e altri media. Invece, sia loro che le merchant bank hanno largamente lucrato sulle M&A (mergers and acquisitions), ed oggi si spargono lacrime.
    P.S. Grazie a Cesare per la segnalazione.

    Filed under: — JE6 @ 12:09

    Di parole e di persone
    Sarà  che ci sono costretto dal mestiere che faccio, ma ho una certa sensibilità  – ahimé, non supportata da mie personali abilità  – alle parole, alla loro estetica, alla loro coerenza con chi le dice e con chi, successivamente, se ne appropria.
    Ecco, Carlo Mazzone è una persona che non parla come l’Ariosto, ma che mi piace per come usa le parole: poche, ma chiare, e coerenti con lui. Non è poco, di questi tempi. Un buon esempio qui.

    Filed under: — JE6 @ 09:08

    Scripta manent
    Come alcuni sanno, Thomas Salerno ha recentemente sostenuto che “i blog devono uscire dal web“, iniziando prima con l’aggregarsi in un metasito, e completando poi l’opera con l’edizione di una sorta di “best of” cartaceo giornaliero, diretto da qualcuno che abbia già esperienza di carta stampata.
    Personalmente, dopo alcuni giorni continuo a provare una ripulsa epidermica nei confronti della proposta.
    Vedo però che alcuni blogger che stimo (in particolare, Giulio Zu Pianese), non ritengono l’idea così campata in aria, anzi. Questo mi confonde, sul serio. Ancora più dell’avanti-indrè di Carlo Formenti sulla questione fuffa. Urge riflessione. E adesso, al lavoro.