And the winners are
Il titolare qui ringrazia di cuore Lorenza, compagna di blog di lungo corso e – mi piace pensarlo – probabile lontana parente trovata grazie al blog medesimo, per aver assegnato a questo blog di periferia il Premio Dardos, che premia i blog “che hanno dimostrato il loro impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterari o personali”.
Il ringraziamento è ovviamente colmo di stupore, perchè l’idea di trasmettere i valori di cui sopra non ha mai sfiorato il cervello a riposo del sottoscritto, e ancor più perchè un’attenta disamina di dodici mesi di post non può non far considerare il riconoscimento se non come un regalo dovuto all’amicizia.
Detto questo, apprendo che il regolamento di questo premio prevede di:
1) Accettare e comunicare il relativo regolamento visualizzando il logo del premio
2) Linkare il blog premiante
3) Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio
Quanto al primo punto, accetto ed eseguo, venendo però meno alla richiesta di visualizzazione del logo perchè tra le sue molte fissazioni, il titolare qui ha quella del rifiutare la presenza di qualsivoglia immagine nei suoi post, visto che le parole dovrebbero bastare a tutto. Diciamo che seguendo il link, vedrete il logo in questione a casa di Lorenza.
I problemi vengono con il terzo punto, visto che per molti motivi leggo poco – e leggo sostanzialmente sempre la stessa gente dal 2003, con poche eccezioni. Il fatto è che, data la tipologia di “valori” per i quali un blog andrebbe premiato stando al regolamento, dovrei linkare ben più di quindici blog. Scelgo così di linkarne solo due, che valgono molto come blog e ancora di più come persone; quanto apprezzeranno il coinvolgimento non so dirlo, ma confido nella convenzione sociale che in questo periodo dell’anno ci vuole tutti più buoni. Così, the winners are:
Pezzidufficio, della signorina Tengi
Suzukimaruti, del signor Suzukimaruti (quando si dice la fantasia)
Ecco.