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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    15/03/2009

    Santi, poeti e geometri

    Filed under: — JE6 @ 16:28

    Io ho perso tanto, tanto tempo fa la fiducia nel senso estetico degli italiani: un paese che ospita Quarto Oggiaro e Roberto Cavalli non può seriamente pensare di esserne dotato. E quindi confidare in esso come antidoto ai potenziali effetti nefasti di una legge da lui stesso voluta, come fa il Presidente del Consiglio a proposito del famigerato piano edilizio elaborato dal suo governo, mi pare un fantastico esempio di suicidio – o di talento comico, fate un po’ voi.
    Repubblica.it

    [Dimenticavo: il PresDelCons nutre anche fiducia “nel senso di responsabilità dei professionisti che elaboreranno i progetti’: quel che si dice il colpo di grazia, insomma]

    4 Responses to “Santi, poeti e geometri”

    1. Camillo Says:

      Un Charter per Proxima Cenaturi. Che faccio, tengo un posto?

    2. cristina Says:

      auguriamoci almeno che il ‘tecnico incaricato’ faccia parte della parte più qualificata della classe tecnica e intellettuale. il che, va da sè, esclude automaticamente i geometri.

    3. bill Says:

      Invece, si sono visti i meravigliosi risultati dei piani regolatori, dei mille permessini, della lungimiranza dei politiconzoli, responsabili della nascita di mostri in tutte le città italiane. Vieni a vedere gli ultimi palazzi sorti a Bologna, città della regione di quel genio di Vasco Errani, quello che ha già fatto i piani, mica pippe.. Non vedo come il coglione politicizzato di turno possa fare meno danni..tu sì? Certo, come negli ultimi trent’anni di regolette, piani e casermoni. Ma tutto pianificato, mi raccomando..ci sono le zanzare della bassa da tutelare. Che dici, istituiamo una bella commissione? Magari chiamiamo Fuksas..

    4. cristina Says:

      e chi ha detto che fuksas faccia parte della classe tecnica intellettuale? e soprattutto che c’entrano gli urbanisti in questo discorso, si parla di interventi puntuali e auspicabilmente non di coglioni politicizzati.
      io temo un pullulare di superfetazioni in alluminio anodizzato, temo.
      e la commissione mi starebbe pure bene, se non fosse che -come dici tu- alla fine ci troveremmo i soliti fuksas gregotti valle…
      io qualche nome in mente lo avrei, ma tra questi nomi, niente, non ci sono geometri.

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