Davanti al Big Ben?
Tra una decina di giorni, questo blog si trasferisce per un paio di notti a Londra (per la precisione, il 22 e il 23).
Se qualche blogger italo-londinese ha piacere di una birra (e anche di un fish & chips, certo) insieme, faccia sapere.
February 10th, 2005 at 13:38
senti non era in programma, ma se ti va di andare al concerto degli ambulance il 22 al barfly, io vengo…. fammi sapere.
February 10th, 2005 at 13:43
Buon viaggio, e un po’ di sana invidia.
Si diverta.
February 10th, 2005 at 13:48
contrordine i biglietti sono esauriti… purtroppo.
February 10th, 2005 at 13:56
Dado, regolati. Io arrivo in albergo a Earl’s Court verso le 19.30 del 22. Dopo di che, ho bisogno di mangiare e bere, possibilmente in luoghi raggiunti dalla metropolitana.
Attendo.
February 10th, 2005 at 17:05
Non so se saro’ presente in quei giorni, che hanno ripristinato la schiavitu’, pero’ la sua presenza a Earl’s Court e’ ben piazzata per una passeggiata a piedi verso buoni ristoranti, nell’ordine:
Santa Lucia, Hollywood Road;
Madeinitaly, King’s Road;
Napule’, Fulham Road, vicino Fulham Broadway;
In alternativa, Carluccio’s sempre all’angolo tra Hollywood Road e Fulham Road, di fronte al Westminster Hospital.
E la lista potrebbe continuare.
February 10th, 2005 at 17:33
Schiavitù? Mioddio, non mi faccia preoccupare. Si liberi, che diamine.
Apprezzo i suggerimenti, ma mi sono fatto una regola: evitare ristoranti italiani all’estero. Da buon blogger, negli ultimi due anni sono andato a mangiare da Clarence, a Whitehall. Un pub, fish & chips, una pale ale. Dico, cosa può chiedere di più un uomo, alla vita?
February 10th, 2005 at 23:36
No, ecco, mangiare italiano all’estero è alquanto trucido.
February 11th, 2005 at 11:39
Niente di particolarmente cruento, e’ solo che e’ un periodo con due progetti da finire prima della fine del mese e certi giorni si lavora fino a mezzanotte. Vedro’ la prossima settimana se riesco a liberarmi.
La regola di evitare ristoranti italiani all’estero è buona e giusta, anche perche’ in questo modo si evitano fregature; ma ci sono eccezioni e oltre ai pub, non c’è che l’imbarazzo della scelta, quanto a buoni ristoranti di qualunque matrice. Si dice che la cucina a Londra sia tutto, fuorché inglese.
February 11th, 2005 at 15:54
Come mi piacerebbe. Fai comunque buon viaggio