Farsi migliorare
Lo so che alla fine è sempre la solita storia dell’uovo e della gallina, di chi alimenta chi. Ma pensavo a questo post di Mantellini dal quale estrapolo un paragrafo interessante:
Con quale coraggio il Corriere darà sfogo alla indignazione delle proprie migliori penne sulla volgarità ascoltate ieri (davvero nessuno di voi aveva mai ascoltato storielle sulla ipotetica omosessualità del papa? ehi ma in che mondo vivete?) dopo aver per settimane (online e su carta) dissertato finemente delle orgie sado-maso di Mosley (che giustamente ieri ben accampato in testa alla homepage di Corriere.it dichiarava che se non capiamo la raffinatezza dell’SM saranno poi affari nostri).
Ci pensavo, ecco, perchè una ventina di minuti fa i cinque articoli più letti di Corriere.it erano i seguenti:
1 Arrestato Victor: «Ho ucciso Federica»
2 Modelle di giorno, squillo di notte
3 Federica con Victor
4 Victor: «Ho soffocato Federica»
5 Dubai: sorpresa a fare sesso in spiaggia Giovane britannica ora rischia 6 anni
E pensavo al mio lavoro, come al lavoro di tanti altri, pensavo al fatto che la qualità dei fornitori dipende anche dalla qualità dei clienti, e quella dei giornali da quella dei lettori – tutta roba banale, lo so, ma della quale, per comodità, pigrizia e paraculismo ci dimentichiamo fin troppo spesso.
Mantellini
July 10th, 2008 at 15:36
Io credo che il discorso andrebbe (anche, soprattutto) invertito: la qualità dei lettori dipende da quella dei giornali. Per dire: i siti di Le Monde e di Le Figaro quanto a presenza di notiziole e volgarità sono lontani anni luce da Repubblica e Corriere, e voglio credere (o sperare) che non sia perché i Francesi siano culturalmente superiori agli Italiani.
Il punto è che se la home page del Corriere è piena per metà di notizie inutili dal titolo ammiccante (e quasi niente sulla politica estera, per dire) alla fine il lettore medio -me compreso- ci clicca, vuoi per noia, vuoi per curiosità, vuoi perché l’alternativa sarebbe cliccare su un’inutile notizia di polemica politica interna. OK, la vera alternativa sarebbe non cliccare o cliccare altrove, ma questo è un altro discorso.
July 10th, 2008 at 16:36
mah, a parte tutto il folklore di qui e l’indignazione di maniera di là, mi pare che la cosa rimarchevole, come diceva qualcuno ieri, è che ancora nessun giornalista abbia fatto il suo mestiere formulando pubblicamente la più semplice delle domande: signor Berlusconi, lei ha avuto una relazione con la signora Carfagna, da lei poi fatta deputato e in seguito ministro?
Lui poi risponde come crede, e il giornalista fa le ricerche che crede, e se ci riesce lo sbugiarda. In tal caso in altri paesi ciò porterebbe alle dimissioni per direttissima (far ministro l’amante non è un fatto privato, notoriamente), qui ci credo poco, comunque sarebbe sempre meglio che questa interminabile fanfara di pettegolezzi e ammiccamenti a mezza bocca e a mezzo stampa seguiti da urla di piazza e da pelose dissociazioni postume della stampa medesima. Noi abbiamo una democrazia ben strana, a pensarci.
July 10th, 2008 at 16:39
mi correggo: non ci sarebbe nessuno sbugiardamento perché l’uomo risponderebbe candidamente di sì, ma che questo non c’entra niente con la carriera del ministro, meritevole di suo (aggiungerebbe: se avessi fatto ministro tutte le mie amanti…).
2 a 0 per lui, palla al centro e potremmo parlare d’altro.