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    29/07/2008

    Saluti da San Marino – 3. Irina

    Filed under: — JE6 @ 21:43

    Posso solo immaginarne il motivo, visto che mi sono fermato per troppo poco tempo per essermi fatto un’idea precisa. Ma vedo un sacco di menù di ristorante scritti in cirillico, e due o tre negozi sono gestiti da donne sicuramente slave, probabilmente russe. E’ straniante pensare a questo pezzo di Italia che è formalmente straniero e che sembra popolato da gente venuta da mille miglia lontano da qui.

    4 Responses to “Saluti da San Marino – 3. Irina”

    1. Principe Says:

      Qualcuno deve pur lavorare! Anch’io sono stato frontaliere per circa 3 anni.
      Lo sa che circa la metà della popolazione è dipendente statale?

    2. pm10 - susan Says:

      Sir lei parte senza i fondamentali.
      fino agli anni 90 la riviera brulicava di tedeschi e olandesi, ora brulica di russi. e russe.
      i russi maschi sono meno fighi degli olandesi e molto piu molesti una votla ubriachi.
      peccato. a me il biondo abbronzato ha sempre fatto un certo effetto.
      in compenso molte russe sono stanziali, lavorano in alberghi, negozi, ristoranti, agenzie viaggio.

    3. miche Says:

      io mi becco tutte le mattine sul bus da rimini a san marino le russe pronte a spendere fortune non accumulate da loro. la lingua ufficiale sta diventando il russo appunto. fortuna che lavoro (ancora per poco) nella parte bassa, degli uffici.

    4. gluca Says:

      san marino non esiste? “pezzo d’Italia formalmente straniero”? lei vuole far scoppiare una guerra a colpi di alabarda e di balestra, lo dica.

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