< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Lungo il fronte
  • Dentro la circonvallazione
  • Dito, luna
  • “E non dire di quelli che sono morti sulla via di Allah: ‘Sono morti’. No, sono vivi ma tu non li senti”
  • Ieri
  • “Aspetto”
  • A fianco
  • Ventidue, e sentirli tutti
  • Posta inviata
  • Per gemmazione
  • January 2009
    M T W T F S S
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    10/01/2009

    Il venerdì del villaggio

    Filed under: — JE6 @ 15:19

    Il venerdì sera è il momento che preferisco di tutto il week-end. E’ quando hai appena finito le tue sessanta ore di lavoro settimanali e riesci, per qualche ora, ad avere la testa completamente sgombra da pensieri – ti godi il divano, la birra ghiacciata, le chiacchiere casalinghe e non hai a che fare con quella seconda occupazione che per noi occidentali presuntamente evoluti è diventata il dare senso al sabato e alla domenica. Quando spegni la luce, non importa cos’hai fatto prima – sei uscito a cena, hai guardato un film, qualsiasi cosa – c’è un secondo nel quale ti annulli completamente e sei in pace con tutto e tutti. Dura un secondo, appunto, e poi ti addormenti come forse fanno i bambini – è una cosa che tu non ricordi più, ma non importa.

    6 Responses to “Il venerdì del villaggio”

    1. Smeerch Says:

      God save friday nights!

    2. isntitapity Says:

      It’s friday I’m in love!

    3. mf Says:

      “Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta.”

    4. Bolsoman Says:

      Dopo 21 anni di sabato non lavorativo mi sono chiesto come facevo a resistere al liceo, quando davanti al venerdi sera c’erano 5 ore di scuola e il resto del weekend veniva mozzato da compiti a casa e ore di pianoforte.

      Per il semplice aspetto di bioritmo mi sento molto più sano di mente di allora. Per il resto possiamo discutere.

    5. Philapple Says:

      Nessun venerdì del villaggio, per quanto mi riguarda.
      Il giorno dopo, Sabato, mi ritrovo con un’ora di chimica e DUE di matematica (ragion per cui spesso si sfruttano per una qualche verifica). Quindi il giorno prima, ovvero il venerdì, specialmente sera, lo passo terrorizzato a pensare al domani. Altro che a rilassarmi.
      Meglio il classico sabato del villaggio, per me.

    6. Massimiliano Says:

      Assieme a questo, ce ne sono altri 51, di venerdì santi.

    Leave a Reply