< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • Sulla mappa
  • Nulla da vedere
  • July 2012
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    3031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    26/07/2012

    Greetings from Ljubljana – M.

    Filed under: — JE6 @ 21:30

    Lo capisci subito che M. non è di qui. I lineamenti, il colore dei capelli, la forma delle labbra. E infatti è nato in Libano, ha vissuto in Francia e in Algeria, ha sposato una finlandese, lavora in Slovenia, un paio di volte al mese va a Zagabria e Belgrado. Non siamo amici – I always say to my people, you can’t be too friendly with your suppliers – ma ci portiamo quella strana forma di rispetto e simpatia della gente che si è scontrata sulle cose di lavoro ed è riuscita a venirne fuori con una soluzione. Parliamo sorridendo della prima riunione che abbiamo fatto insieme, trenta minuti secchi a disposizione per convincerlo a comprare un progetto che mi aveva portato via quattro mesi di preparazione e non meno di una ventina di ore di presentazione a tutto il team del marketing, eravamo seduti gli uni di fronte agli altri e in mezzo il ragno della conference call, questo si mette a suonare, ovviamente nessuno risponde, lui senza smettere di guardarmi in faccia allunga la mano, prende l’aggeggio, lo rovescia e stacca il cavo del telefono – now you can continue: gli dico “sei un fenicio”, che a suo modo per me è un complimento, e lui lo prende come tale, ride, yes I think I am. Gli chiedo com’è vivere qui, lui finisce il vino bianco che ha nel bicchiere, puoi vivere bene in qualsiasi parte del mondo se hai degli amici che puoi vedere la sera e una terrazza o un salotto dove bere un bicchiere di vino, dice. Guardiamo le ore, manca poco alle due, se non sbaglio hai una riunione tra poco, sì, ok, grazie per il pranzo, il prossimo è mio.