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    03/11/2008

    Magari non mi ha visto nessuno

    Filed under: — JE6 @ 13:14

    Penso di essere un caso umano, con scarse possibilità di recupero.
    Sabato pomeriggio un marcantonio canuto ha pensato di attraversare la strada nel punto più lontano possibile dalle strisce pedonali, disinteressandosi allegramente delle automobili in arrivo – in particolare la mia. Gli ho fatto un gesto come per dire “o pirla, ci sono le strisce, lo sai?”. Mi ha insultato lui in modo irripetibile (e infatti non ripeto), e io tutto quello che sono stato capace di fare – idiota che non sa litigare con la gente – è stato fermare la macchina in mezzo alla strada e urlargli con quanta voce avevo in gola che ci sono delle cose bianche sull’asfalto da usare in quelle occasioni [1]. Il bello è che mi vergogno ancora adesso non di cosa ho detto, ma di come l’ho detto e dello scatto di nervi che ho avuto.

    [1] Mi rendo conto che, messa così, la frase assomiglia pericolosamente ad una istigazione alla tossicodipendenza oppure ad una pubblicità di assorbenti femminili, eh.

    14 Responses to “Magari non mi ha visto nessuno”

    1. svaroschi Says:

      Sulla prima ok, ma che pubblicità di assorbenti femminili ha visto? (ssshhh, ché quelli prendono l’idea al volo)

    2. Auro Says:

      se m’avesse subito detto canuto, non avrei nemmeno pensato che potesse essere mio padre.

    3. Sir Squonk Says:

      Ma giuri. Ero convinto di averglielo detto.

    4. Giovanni Fontana Says:

      E lo scriverlo qua, dove tutti leggono e si vergogneranno per te, è per esorcizzare?

    5. john Says:

      Invece hai fatto benissimo

    6. tengi Says:

      (assorbenti femminili?
      perché, il tipo ha fatto la ruota?)
      comunque sono scene che mettono sempre un po’ tristezza.
      una volta mi trovai nella parte del tipo canuto di cui sopra, ebbi il coraggio di mormorare un “vaffanculo” tra i denti, e l’automobilista – non so come – capì perfettamente, si sporse dal finestrino e mi investì di insulti, con la moglie che cercava di calmarlo.
      e io che avevo vent’anni e volevo solo uscire dagli schemi delle striscie bianche pedonali.

    7. palmasco Says:

      Comportamento non proprio impeccabile: bastava accostare invece di lasciare la macchina in mezzo alla strada 🙂

    8. Sir Squonk Says:

      Tengina, esatto. Sono scene che mettono tristezza. Farne parte ne mette un po’ di più. Per amicizia, evito di dire che tirar sotto quelli che non attraversano sulle striscie – bullandosene – rappresenta un valido antidoto alla tristezza in questione.

    9. cristina Says:

      una volta in motorino ho risposto ad un pedone che mi insultava qualcosa come ‘e lei è un maleducato’. mi sono vergognata da morire e ho sperato che, visto che portavo il casco, nessuno di quelli che aveva assitito alla scena mi avrebbe mai riconosciuta.

      (mi raccomando eh, è un segreto)

    10. svaroschi Says:

      Che poi, attraversare sulle strisce pedonali.
      Voi non sapete cos’è la latitudine.

    11. lapiccolacuoca Says:

      Si’, attraversare sulle strisce e’ solo questione di latitudini
      Son scene che a me mettono allegria. Perche’ qui in India invece RARISSIMAMENTE s’insultano o s’incazzano, fanno talmente tante sporche (tipo andare contromano con il carretto e il bue , tranquillissimi in mezzo alla strada) con i semafori che son sculture che a Milano ci sarebbe il linciaggio di massa. Di Milano mi manca tanto la tolleranza. Forse anche l’educazione. Non saprei. Qui stanno anarchici ma son tanto civili.

    12. Sir Squonk Says:

      Cri, non so: avrà a che fare con i nostri cromosomi (sa, le comuni origini, eccetera)?

    13. Camillo Says:

      Ma se uno reagisce, per stanchezza, esasperazione, nervosismo… fate voi…, ad uno che non solo è stronzo, ma ci tiene a che si sappia… io non capisco di cosa ci si debba vergognare.
      Si può sempre rischiare che nell’alterco con un idiota la gente di passaggio non noti la differenza (di chiè ‘sto aforisma?), alla peggio. Ma pazienza, almeno uno si sfoga!

    14. lester Says:

      L’essere umano dà il peggio di sè in mezzo al traffico e nelle riunioni di condominio. Io cerco di non reagire MAI, perché non si sa mai chi trovi e cosa può fare.

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