Vico mon amour
Ma non sarò mai tra quelli che vivono di nemici e che gridano ai complotti. Finché il Governo è guidato da Berlusconi, io parlo con lui e con i suoi ministri.
Uhm. A me questo ragionamento di Matteo Renzi pare di averlo già sentito, occhio e croce una dozzina di anni fa. Ma dove? E chi lo faceva? Oh, aspetta. Ma vuoi vedere che? Eh. Massimo D’Alema.
sarebbe troppo facile rispondere che le riforme si fanno in Parlamento e i soci non li scegliamo noi ma il popolo italiano. Questo non la commuove dato che come lei scrive nel suo libro non esclude, per una comprensibile indignazione civile, di «dimettersi da italiano».
Ma questa è una via preclusa a chi ha scelto l’impegno politico, ha l’ambizione di tornare a governare questo paese e intanto il dovere di concorrere a far vivere e funzionare le istituzioni. Con questa destra, sulla quale il mio giudizio non differisce molto dal suo, continuo a pensare che tra «l’inciucio» (che non ci fu ma apparve), e la demonizzazione reciproca (che giova solo a Berlusconi) possa esserci una terza via capace di unire la nettezza della contrapposizione politica, programmatica, etica (quando ci vuole) alla necessaria comune responsabilità quando siano in gioco le istituzioni e il bene dell’Italia.