Ponte della Libertà
Quando metti le ruote sopra il ponte, in quell’istante e per quell’istante si ferma un po’ tutto – il mal di testa che ti martella fino a darti nausea, le notizie dalla radio, la telefonata dall’ufficio, la spia della riserva, le cose da fare, le cose non fatte -, rimane il cielo ancora pulito e il milione di riflessi del sole sull’acqua. Sei ancora troppo lontano per vedere quei due piccoli cannoni sulla sinistra, e lo scempio del distributore di benzina all’altro estremo del ponte, socchiudi gli occhi e là, in fondo, vedi Venezia.