Quelli con così poca memoria da credersi con la coscienza a posto
Ho pianto ancora. Avrei voluto parlarle di tutte le bugie che le avevo raccontato. E che lei mi dicesse che non c’era niente di male, perché a volte bisogna fare qualcosa di cattivo per fare qualcosa di buono.
Io non ho voglia di tornare a Eluana Englaro, a Luca Coscioni, ai cento casi che si sono presi pezzi piccoli e grandi della cronaca. Penso solo che nessuno, nemmeno quelli con così poca memoria da credersi con la coscienza a posto, può lottare contro i mulini a vento per sempre, e tanto meno averla vinta. Adesso ci saranno le cause, i ricorsi, e i talk show e gli editoriali e i post, ci saranno fino a quando le cose cambieranno perché non possono fare altro che cambiare. Nel frattempo, ci arrangeremo.
[I due corsivi, uno dei quali ho usato come titolo, vengono da quel libro per lunghi pezzi magnifico e crudele che è Accabadora, che di quello – dell’arrangiarsi: con dignità, rispetto – parla]