Ci vediamo domani
Cammino lungo il corridoio, le pareti viola sulla destra e questa specie di separé sulla sinistra, con le poltroncine blu attaccate alla parete, lo spazio per la bara in mezzo e una grande vetrata che dà sul resto del cimitero. Fa caldo. Sulle porte c’è un cartello, “Sala del commiato”, e in effetti è quello che faremo tutti tra poco, una mano sopra il legno, magari l’indice che indugia per un secondo o due nell’incavo di una vite, e poi “ciao”, con il tono assurdo del ci vediamo domani, e uno aggiunge “ciao, pistola” prima di affrettare il passo e ricacciare le lacrime in gola perché loro erano quello, ragazzi che parlavano milanese, adesso che siamo tutti manager e account e developer e expert quel saluto sembra venire da un altro mondo e da un’altra vita, peccato che qui di vita ce ne sia una in meno però dicono che tutto si eterna nel ricordo e allora proviamo a crederci che la città dei lampioni a gas e dei navigli scoperti e dei fontanili sia ancora qui, lei e quelli che la abitavano, non è vero che non ci sono più, guardali, siamo a Lambrate, Milan l’è on gran Milan, cosa importa se a me questa collinetta verde con un albero enorme ricorda un cimitero della Georgia sulla strada per il Tennessee, c’è il silenzio e l’aria tersa di via Mar Jonio nel millenovecentocinquanta anche se la tangenziale la puoi quasi toccare con la mano da tanto è vicina, la tangenziale che ci serve a tornare a casa, oppure ad andare ad un appuntamento in Bicocca, ma non ti preoccupare che ci vediamo domani, “ciao, pistola”.
[In memoria del Franco, con l’articolo davanti, ché a Milano si fa così, e così sarà nei secoli dei secoli]
March 30th, 2012 at 10:05
Un abbraccio.
March 30th, 2012 at 11:04
Un grande abbraccio…ma anche un gran sorriso :)….ci siamo sempre qua….e di storie da racconare ce ne sono ancora tante.
April 1st, 2012 at 12:18
Mi piace risollevare animi tristi, sebbene sia solo un racconto….:
Istanti
in questa domenica d’appello,
in un lunedì acquarello,
in un marted’ di sole,
in un mercoledì d’arcobaleni,
in un giovedì di viaggianti istanti,
in un venerdì di starò meglio domani,
in un fine che è altro viaggio,
tra parchi e fuscii d’ acque,
per allietare istanti
e per quelli andanti.
Riscoprendo che tutto un mondo
si presenta a te,
colorandosi di vento.
Stella*
*avrei voluto essere più inspirata, ma con diecimila interruzioni è una specie di guerra alla pace! Comunque Buona Domenica delle Palme.