Prima di tutto, i ringraziamenti, chè fa sempre piacere sentirsi dire “oh, guarda che io ci sono” ed anzi, ci si sente persino un po’ in colpa perchè ci si rende conto di essere i primi a non farlo. E quindi, appunto, grazie.
Detto questo, credo che il post di ieri fosse abbastanza chiaro. Ho scritto che, al momento, questo blog è abbastanza vicino a ciò che vorrei che fosse; e questa, nel suo piccolo, è una soddisfazione. Sul serio, nessun rospo. Serenità assoluta (volano parole grosse, oggi).
Il resto era una boutade, ma vi prego di non sentirvi presi in giro. Seguite il ragionamento: se mi sto avvicinando al mio optimum, e questo si accompagna ad un calo degli accessi, quando sarò arrivato all’optimum non ci saranno più accessi, e quindi il blog (strumento di comunicazione quant’altri mai) non avrà più necessità d’esistere. Ma si sa: la perfezione non esiste; e quindi, il giorno della dipartita di Squonk è ancora lontano – spero.
Due paroline sui feed: io non ne farei una questione di religione o di principio, non ci costruirei sopra una scuola di pensiero. Per me sono comodissimi, praticamente irrinunciabili, così come lo sono per molti altri. Non per tutti, certo. Ma, almeno in questo ambito, ripeto, non ne farei uno spartiacque – o di qua o di là (Pialuisa Bianco, ve la ricordate?). Ci sono tanti modi di leggere, quello che conta è farlo. Come, è secondario.