E hop, la curva
Secca ripetersi, ma, dopo aver sentito mille volte la scemenza “Noi [di Milano, ndr] siamo diversi, siamo migliori, non c’entriamo nulla con quei t****** di Roma“, dopo essersi sorbiti le ipocrite fregnacce su quanto era giusto fermare il campionato in segno di lutto per la morte del Papa, e su quanto invece sarebbe stato giusto giocare e comportarsi tutti bene per rendere omaggio al Papa-che-amava-lo-sport, vedere un Capodanno-a-Fuorigrotta-fuori-stagione abbattersi su un portiere colpevole solo di fare (bene) il suo mestiere non fa altro che consolidare le mie negative opinioni sugli abitanti delle curve di molti stadi italiani.
L’argomento viene trattato, in modo interessante, anche da Stefano Olivari: estendo le negative opinioni anche ad almeno una tribuna, chè poi quelli della curva si sentono soli.