Piccoli blog continuano a crescere
Se non altro, nella forma. Quanto al contenuto, beh, questo è quanto.
Il nuovo look di Squonk è frutto del lavoro di Luca. Spero, incauto navigatore spiaggiato da queste parti, che ti piaccia quanto piace a me. Ma non è di questo che voglio scrivere.
Luca è uno dei due sfortunati ai quali ogni tanto ammollo una mail di richiesta di consulenza tecnica. Fin dalla prima volta, mi ha risposto, il che, per me, ha rappresentato fonte di non scarso stupore.
E adesso, questo regalo. Io, Luca, non lo conosco. So giusto dove vive, come si chiama, e qual è il suo indirizzo e-mail. Lui, di me, sa ancora meno (credo). Eppure.
Mi fermo qui, perchè so di aver già scritto troppo, rispetto a ciò che Luca avrebbe voluto (poco più di niente). Questa sera vado a cercare la cartolina che gli ho promesso, e la devo trovare senza il Duomo.
08/05/2003
Marketing, denaro ed etica del blog
Non molto tempo fa, Paolo Valdemarin ha postato un bell’esempio di utilizzo “business” dello strumento blog. Ieri, GGG ha postato una riflessione sull’utilizzo del blog come advertising media. La gran parte di noi conosce di persona altri esempi di blog che, pur essendo magari partiti con altri scopi, si sono trasformati in veicoli promozionali capaci di generare ritorni economici tangibili: questo, questo e, secondo alcuni, anche questo.
Insomma, con i blog si possono fare i soldi. Tanti o pochi, non so, ed in fondo non è nemmento tanto importante. Si possono fare in prima persona (ergo, i soldi vanno in tasca al blogger), ma si possono fare anche in modo indiretto, sfruttando il consenziente blog altrui (ergo, comprando uno spazio pubblicitario sotto forma di banner, interstitial, pop-up e così via).
Credo che questa sia una delle naturali evoluzioni dello strumento-blog.
Ma sono convinto che, non appena la cosa prenderà un po’ piede, si scatenerà l’ennesima querelle, tra sostenitori della purezza del blog e del blogging, ed assertori della liceità della sua commerciabilità .
Fin da ora, per quel che può interessare, mi dichiaro neneista: nè con gli uni, nè con gli altri.
Senza fronzoli
Avete mai pensato a quanto i bambini sono più intelligenti (o meno offuscati) di noi adulti?
Ieri sera, in una casa del quartiere Gallaratese di Milano. Il padre, dopo aver terminato le operazioni di rientro a casa dalla trasferta romana, mette la testa dentro la propria camera, e nota la figlia duenne che fa salti e capriole sul letto. Con la sola parziale giustificazione della stanchezza mischiata al caldo, pone alla pargola una domanda di particolare acutezza: “Cosa stai facendo?”.
La bimba, continuando nella sua attività ginnica, non si dilunga – come avrebbero fatto suo padre ed una grande quantità di adulti di sua conoscenza – in accurate descrizioni dell’evidenza. Tra un salto e l’altro, sorride e risponde: “Mi diverto”.