Greetings from New Orleans: 5 – Early morning
Si’, certo, New Orleans va vista di notte, quando il French Quarter esplode di drink, musica, puttane e turisti. Bella, niente da dire. Molto bella.
E’ che a me piacciono altre cose, delle citta’. E allora giro il Warehouse District, pieno di vecchi magazzini e fabbriche established in 1916, forse ancora attive, chissa’. Operai che iniziano la giornata, dropouts che si alzano dagli scalini sui quali hanno passato la notte, e un silenzio, di calma ma non di morte, rinfrescato dalla brezza che arriva dal fiume.
Basta alzare la testa e girarla verso nord, per vedere i grattacieli, i grandi alberghi, le insegne famose. Vedro’ anche quelle, ma adesso vado al French Quarter, che di giorno e’ come la zona dei Navigli di Milano, piu’ bella senza gente. C’e’ una luce incredibile, si fa fatica a tenere gli occhi aperti per i riflessi, e gira la testa per la puzza di birra e vomito che piastrella l’asfalto. E’ dal primo momento che ho messo piede in questo posto che mi chiedo se New Orleans c’e’ o ci fa, e probabilmente ci fa perche’ ci e’, sembra tutto naturale, i negozi di gadget, i buttadentro, le puttane, i turisti. Sembra che ci sia un senso, e lo si capisce la mattina presto: alle nove e’ tutto piu’ vero.
October 18th, 2004 at 11:36
non fosse per motivi di famiglia, potrebbe restarci a lungo, laggiù, a raccontare
October 18th, 2004 at 13:53
Sì, continui: qui da queste parti alle nove del mattino di vero c’è ben poco.