Packed like lemmings into shiny metal boxes
Non credo che la mia sia solo un’impressione: ho la certezza empirica che, data la dimensione di vie e strade, e dato il volume di traffico che le percorre, basta metter mano ad un lavoro da nulla – un tombino, un marciapiede – per creare ingorghi e code devastanti. L’estrazione o l’interramento di un cavo possono bloccare aree popolate quanto il Burkina Faso, come sa chi oggi percorre la statale del Sempione da Milano in direzione di Nerviano (cercate di non farlo, insomma): la distanza tra il traffico normale e la catastrofe si assottiglia ogni giorno di più, e sembra non esserci nulla da fare.
February 16th, 2006 at 15:21
Il bello è che tale catastrofe si riscontra anche nella città in cui vivo. Voglio dire: non abito a Milano, ma a Monfalcone! Quarantamila abitanti!! Non milioni! Non centinaia di migliaia! Eppure circolare in auto è impossibile causa cantieri aperti ovunque…
Proprio vero che tutto il mondo è paese.
E anche tutt’italia, se è per quello.
Anzi: ancora di più!
Non so cosa sto dicendo, ma è uguale.
February 16th, 2006 at 15:37
Io ho una teoria secondo cui l’essere umano non è fatto per vivere in aggregati di oltre un milione di esemplari.
February 16th, 2006 at 16:40
Lester, per entrare nella bolgia dantesca del traffico bastano molte, molte, molte meno persone.