Home Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. (Gabriel Garcia Marquez)
Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo all’età di dodici anni. Gesù, ma qualcuno li ha? [Non è mia, e sono andato a memoria. Ma, insomma, ci siamo capiti]
Io celo.
E’ la mia amica del cuore, quella che conosco da quando siamo nate. Le scuole diverse ci hanno allontanate, ci siamo frequentate pochissimo, facendo lunghi riassunti quando ci potevamo vedere. Poi mi son trasferita, ci siamo viste pure meno.
Adesso, caso del destino, siamo tornate a vivere nello stesso quartiere, a pochi minuti l’una dall’altra.
Quando d’estate ci siamo ritrovate in parco a giocare a pallone, noi due con i nostri figli, mi sembrava davvero stranissimo, impossibile, irreale; come fossimo sempre bambine, con altri bambini ora.
Ecco, si amico mio, quell’amica è rimasta.
ho letto il tuo post sul biliardo di (oddio!) un anno fa e mi è piaciuto.
se ti interessa stiamo scrivendo un libro qui :http://ipiroga.blogspot.com/
parecchio nonsense, abbastanza ramino.
Nè l’una nè l’altra cosa. Gli amici sono (im)maturi quanto il sottoscritto, e non abbiamo mai smesso di frequentarci negli ultimi venticinque anni. Le confesserò (esponendomi naturalmente al pubblico ludibrio) che, mentre le braciole di maiale sfrigolavano sulla griglia e le onde sonore portavano Katrina and the Waves fin giù a Fortunago e a Casteggio, ho realizzato che ero contento di essere lì, e di non essermene mai andato.
DEgli ultimi quattro post tre iniziano con una particella negativa. A parte questo, io gli amici migliori li ho avuti a 22 anni. Dopo i 26 credo che non vi sia proprio possibilità materiale. A parte le eccezioni.
Le mie due più care amiche lo sono una da quando avevamo 6 anni e l’altra da quando ne avevamo 11. La maggior parte delle amicizie dell’infanzia si perdono indubbiamente con il passare del tempo e il cambio di ambienti/frequentazioni, ma c’è qualche rara eccezione che resiste a tutto.
(verresti un po’ ad aiutarmi in una traduzione di là, per favore?)
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March 26th, 2007 at 13:12
Io celo.
E’ la mia amica del cuore, quella che conosco da quando siamo nate. Le scuole diverse ci hanno allontanate, ci siamo frequentate pochissimo, facendo lunghi riassunti quando ci potevamo vedere. Poi mi son trasferita, ci siamo viste pure meno.
Adesso, caso del destino, siamo tornate a vivere nello stesso quartiere, a pochi minuti l’una dall’altra.
Quando d’estate ci siamo ritrovate in parco a giocare a pallone, noi due con i nostri figli, mi sembrava davvero stranissimo, impossibile, irreale; come fossimo sempre bambine, con altri bambini ora.
Ecco, si amico mio, quell’amica è rimasta.
March 26th, 2007 at 15:19
Non ho capito se desidera amici immaturi o ripristinare i rapporti con i vecchi compagni di gioco.
March 26th, 2007 at 15:40
ho letto il tuo post sul biliardo di (oddio!) un anno fa e mi è piaciuto.
se ti interessa stiamo scrivendo un libro qui :http://ipiroga.blogspot.com/
parecchio nonsense, abbastanza ramino.
March 26th, 2007 at 15:40
Nè l’una nè l’altra cosa. Gli amici sono (im)maturi quanto il sottoscritto, e non abbiamo mai smesso di frequentarci negli ultimi venticinque anni. Le confesserò (esponendomi naturalmente al pubblico ludibrio) che, mentre le braciole di maiale sfrigolavano sulla griglia e le onde sonore portavano Katrina and the Waves fin giù a Fortunago e a Casteggio, ho realizzato che ero contento di essere lì, e di non essermene mai andato.
March 26th, 2007 at 16:01
DEgli ultimi quattro post tre iniziano con una particella negativa. A parte questo, io gli amici migliori li ho avuti a 22 anni. Dopo i 26 credo che non vi sia proprio possibilità materiale. A parte le eccezioni.
March 26th, 2007 at 16:20
Erasmo, l’incipit preferito da queste parti è “Non so” – il che, immagino, non mi fa particolarmente onore.
March 26th, 2007 at 18:18
Le mie due più care amiche lo sono una da quando avevamo 6 anni e l’altra da quando ne avevamo 11. La maggior parte delle amicizie dell’infanzia si perdono indubbiamente con il passare del tempo e il cambio di ambienti/frequentazioni, ma c’è qualche rara eccezione che resiste a tutto.
March 26th, 2007 at 21:28
Io sì. E sempre quelli.
(verresti un po’ ad aiutarmi in una traduzione di là, per favore?)