La chiesa sulla collina
Era un giorno come gli altri, con i lavori in autostrada, la pioggia di una primavera mai iniziata, la bambina con la febbre, e in lontananza la visione di una grande chiesa su una collina, dove, molti anni prima, venti ragazzi si erano fermati per la loro ultima partita di pallone.
Da un’idea di Herr Effe, a cui questo incipit è dedicato.
May 4th, 2004 at 12:31
wow!
May 4th, 2004 at 12:37
Non si scomponga, che non le si addice. E vada a portare dei fiori. Uno sarà mio.
May 4th, 2004 at 12:51
Kinghiano.
May 4th, 2004 at 13:56
4 maggio 1949. Bacigalupo Ballarin Maroso Grezar Rigamonti Castigliano Menti Loik Gabetto Mazzola Ossola (Ballarin II Bongiorni, Fadini, Grava, Martelli, Operto, Schubert)
May 4th, 2004 at 15:00
già
May 4th, 2004 at 15:09
Non sapevo della ricorrenza; ora lo trovo ancora più bello. Bravissimo, Squonk.
May 4th, 2004 at 15:28
Troppo buono. Da juventino, volevo fare un regalo a Herr Effe.
May 4th, 2004 at 16:28
com’è umano
May 4th, 2004 at 18:05
Nell’aprile del ’49 ero presente a un Torino – Padova, attaccato alla rete di recinzione. Ricordo Vitali, del Padova. Ricevette una pallonata e rimediò un grosso segno rosso rotondo su una coscia. Avevo 5 anni. Sono strani i ricordi d’infanzia. Di Superga ricordo i pianti, veri, miei e di mia madre. Conoscevo a memoria tutti i nomi, anche le riserve. Anche quelli strani: Grezar, Loik, Schubert. Il mio idolo era Bacigalupo. Ovviamente.