Greetings from Paris – 6. Defense
Va bene: i monumenti, la grandeur, i musei, tutto ciò per cui questa città è famosa. Eppure, io passerei ore a guardare i grattacieli della Defense, i riflessi del sole che ogni tanto sbuca tra nuvole che corrono come in Scozia, il fischio del vento che gira tra i palazzi come a Chicago, il cimitero di Neuilly giusto alle spalle dei vetri e dei metalli e degli ascensori che portano ai punti panoramici, l’Arco laggiù in fondo, alla fine dell’Avenue Charles de Gaulle – in quella che molti pensano essere la sola, vera e unica Parigi possibile. Bestemmiamo? Facciamo gli iconoclasti? La Parigi moderna, quella della Defense e del Pompidou, è bella tanto quanto quella di Napoleone e di Luigi XIV. Chissà cosa ne pensano gli abitanti delle banlieues.
February 12th, 2007 at 18:43
Totalmente d’accordo. Finalmente sei in una città che ho visto, e la Defense m’aveva affascinata tanto quanto il resto, se non di più.
February 13th, 2007 at 14:10
concordo pur’io, giovanotto.
è la bellezza di una poesia moderna, senza rime, ma con troppa anima dentro.
February 14th, 2007 at 14:27
la defense e’ bellissima. e anche la tres grand biblioteque.
February 16th, 2007 at 17:23
La “grandeur” lasciatela perdere un po’ 😉
C’è anche la Piramida del Louvre da considerare nel tuo elenco moderno, e quello bello è il “PACS” tra il moderno e il vecchio Parigi merito Pei 😉
La TGB (Très Grande Bibliothèque) è molto bella ma la gente che ci lavora è spesso in depressione perché non hanno considerato l’umano quando l’hanno concipita.
Secondo me quelli delle banlieues hanno altri problemi da risolvere. Non hanno la tua fortuna di poter girare come l’hai fatto con la tua cultura in tasca. La loro vita si chiama métro-boulot-dodo o chômage-dodo (quelli non escono mai delle periferie).
E’ una bellissima città cmq.