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    31/07/2007

    Per fare un albero ci vuole un seme

    Filed under: — JE6 @ 10:30

    Diventare adulti significa anche diventare capaci di capire che a volte è meglio, molto meglio tacere anche se si ha la possibilità di parlare – e non importa se questo può avvenire davanti ad un cespuglio di microfoni ed una selva di taccuini. E’ una di quelle cose che gli adulti provano ad insegnare ai bambini, castrando un po’ della loro spontaneità ma mettendoli al tempo stesso in grado di affrontare il consesso sociale evitando di diventare vittime dello scorno e dello sberleffo. Di norma, i bambini imparano: chi prima, chi dopo: ma ce la fanno. Crescono, e riconoscono il momento nel quale il silenzio diventa d’oro. Il problema ce l’hanno quelle persone che sono diventate adulte solo per l’anagrafe, o quelle che hanno raggiunto uno status che fa creder loro di poter dire qualunque cosa – anche la più sventata sciocchezza – senza pagare dazio. Non so a quale delle due categorie appartenga Lorenzo Cesa, anche se una frase come “Questa mattina ho incontrato un alto funzionario della Camera che ha sottolineato il gran parlare dei costi della politica. Invece al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare” qualche idea in merito me la fa venire.
    Il Giornale

    2 Responses to “Per fare un albero ci vuole un seme”

    1. pm10 Says:

      gli imbarcati sui cargo, i lavoratori in piattaforme petrolifere, gli operai della tav e di tutti i lavori megagiganti che cambiano la faccia del mondo, che ne so: la ricostruzione del centro di berlino, per dirne una; non sono nemmeno rientrati nei lavori usuranti, e nessuno propone nemmeno il ricongiungimento familiare.
      CDerto che da Cesa non potevo certo aspettarmi la richiesta di aprire dei bordelli legali nel centro della capitale, per quanto in effetti dovrebbe esserci un gran bisogno.
      A quando una legge per la legalizzazione della professione piu’ vecchia del mondo? Mi pare che i parlamentari siano dei grossi esperti in materia. Per le droghe aspettiamo un altro paio di legislazioni – e di scadaletti.

    2. arabica Says:

      Cesa ha ragione! So di fare una proposta impopolare ma non mi trattengo: bisogna radere al suolo il Circo Massimo, i Fori e il Colosseo per far posto ad un villaggio-residence per parlamentari e loro consorti.
      Anche le parlamentari donne potranno portare i loro mariti.
      Tutti i gentili consorti che hanno un lavoro potranno lasciarlo perchè saranno “costi della politica”.
      I vantaggi saranno enormi:
      Si libereranno posti di lavoro.
      Mogli e mariti dei parlamentari cazzeggeranno nel villaggio e potranno cornificarsi a vicenda.
      Gli svantaggi saranno pochi:
      Calerà il lavoro per le prostitute che tanto non pagano le tasse.
      Ma che volete… è il libero mercato

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