Greetings from Ljubljana ’08 – 1. Come se
Mentre mi avvicino a Ljubljana guardo le nuvole veloci e bassissime, la pioggia battente, le colline, le case in legno. Non so perchè, mi viene in mente un pomeriggio dell’agosto 1998 nelle Highlands scozzesi, il tempo era lo stesso e mi pare che si assomigli proprio tutto; poi butto ancora l’occhio oltre il guard-rail, e mi sembra di rivedere alcuni tratti della foresta dei Vosgi, o della Foresta Nera. Mi chiedo se tutto questo ha senso, se la prossima volta che andrò da Colmar a Strasburgo penserò a queste zone e mi dirò “ehi, sembra il Carso sloveno”. E’ il brutto del passare senza fermarsi, senza capire un po’ meglio dove sei; ma in fondo è già tanto essere dove si è, e bisogna pur accontentarsi.
January 17th, 2008 at 13:23
ogni luogo è un altro, ogni persona è sosia di venti altri. e uno come noi, in questo istante, fa le stesse cose nello stesso luogo, ma poco più in là.