E io che credevo
E io che credevo che Ferruccio de Bortoli vivesse in Italia: “Il clima conflittuale creato nel Paese ha qualcosa di inquietante e dovrebbe indurre tutti a fermarsi un attimo, a chiedersi se per abbattere l’avversario sia davvero necessario bruciare l’intero edificio civile, istituzioni comprese, mostrando al mondo uno spettacolo ingiusto e amaro. L’Italia vera, per fortuna, è diversa.”
[Il corsivo è del titolare qui, per la cronaca]
October 13th, 2009 at 10:06
la ricostruzione di scalfari, ancorché perfida, mi sembra veritiera: hanno spedito de bortoli in esilio al sole, e una volta che il poverino è venuto a più miti consigli l’hanno richiamato al corriere.