Greetings from San Diego – I due volti
A San Diego c’è una Little Italy. L’ho saputo mentre facevo la coda per l’imbarco a Malpensa, una di quelle conversazioni che si fanno per ammazzare il tempo e condividere la noia. Prima mi sono stupito, la California del Sud non è esattamente il posto dove ti aspetti di trovare una comunità tricolore; poi ci ho pensato e mi sono stupito dello stupore, perché ci sono poche cose sicure al mondo – e una di queste è che ovunque andrai troverai un italiano, e una pizzeria Bella Napoli.
Così in un pomeriggio di una domenica di ottobre scendo dal treno che collega Old Town al confine messicano e percorro quella decina di isolati che qui passa sotto il nome di Little Italy. Corrisponde tutto – i nomi, le insegne, le bandiere, l’Italian Community Center, la parrocchia di Nostra Signora del Rosario che il prossimo 7 novembre organizza la Spaghetti Dinner, l’Amici Park con i due campi di bocce dalle sponde tricolori, una specie di piccolo monumento che riproduce il tavolo di una trattoria con la tovaglia a quadretti bianchi e rossi, un piatto di tortellini e la ricetta del sugo alla marinara. Su un muro di India Street, proprio di fronte alla piazza dedicata a John Basilone eroe di guerra, c’è un murales. Ritrae due ragazze in costume, che chiunque può riconoscere come italiane – forse campane, forse lucane, certamente del Sud. Le due giovani sono a una finestra, una appoggiata al davanzale, l’altra in piedi alle sue spalle. Sopra di loro un pergolato di uva, come cornice un muro di mattoni. Entrambe le ragazze sorridono, quella in primo piano in modo aperto, quella che sta dietro si copre la bocca con il velo bianco che le adorna la testa. Mi fermo a pensare che per me quella è un’immagine datata ma comunque familiare: i lineamenti, i vestiti, l’ingenua malizia. Guardo qualcosa che non vedo tutti i giorni, anzi: è qualcosa che non esiste più, né nella Lombardia nella quale sono nato e cresciuto né nel Sud che frequento per le vacanze; ma è qualcosa che esiste ancora nella memoria, una specie di eredità alla quale guardo con una simpatia condiscendente. Mi chiedo cosa dice quel murales a chi non è italiano, a quelli di terza generazione, ai camerieri slavi, ai messicani, agli anglosassoni che vengono da queste parti per mangiare lasagne alle cinque del pomeriggio, mi chiedo se è più vera l’immagine di quelle due ragazze o quella di Patrizia D’Addario: ma questa la conosciamo noi, le prime due sono l’immaginario collettivo di mezzo mondo, e chissà se ha senso lottarci contro.
July 30th, 2011 at 21:35
[…] il mondo (credo faccia il commesso viaggiatore, o qualcosa del genere). Negli ultimi giorni era a San Diego, in California, e ha scoperto che anche lì c’è una Little Italy. In effetti ci sono poche […]