Greetings from London ’10 – A night on the Thames
Passiamo la sera in questo pub a quattro piani in riva al Tamigi, proprio dove inizia – o finisce – il Blackfriars Bridge, quello di Roberto Calvi. Due ore di riunione in una sala riservata e poi allright, we can move, the bar is open, e passiamo all’altra parte del nostro lavoro: un bicchiere in mano, salutare persone, prendere appuntamenti, scambiare biglietti da visita, parlare del fatto che a Milano c’è sempre meno nebbia e a Monaco sempre meno neve, ricordare quanto brutta era Orlando e mettersi d’accordo per andare a visitare Alcatraz quando a ottobre ci rivedremo a San Francisco, chiedere notizie di Tina sentendone la mancanza e prendere informazioni su un cliente forse perso definitivamente. La grande vetrata dà sul fiume, da una parte si vede la cupola di St. Paul’s e dall’altra le navi ormeggiate, diventate attrazione turistica. Esco e cammino in riva al fiume, prima il Paul’s Walk e poi il Victoria Embankment, congelo nel vento freddo mentre mi passano intorno atleti in tuta e zaino che corrono chissà dove. Leggo la storia dei Templari riportata in una targa all’ingresso della stazione della District Line, mentre l’enorme ruota panoramica manda i suoi riflessi blu sull’acqua.