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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    02/06/2011

    Nel buio

    Filed under: — JE6 @ 09:00

    Il ragazzo si aggiusta il cuscino dietro la schiena, muovendosi piano. Ha le gambe stese sul letto. Allunga la mano per lisciare la piega che i jeans hanno fatto all’altezza del ginocchio. Nel buio quasi totale di quella casa nella quale è entrato solo un’altra volta ascolta i rumori attutiti delle quattro di notte. Non riesce a distinguerli, per farlo ci vuole abitudine: e lui in quel letto è ospite. Sposta gli occhi che si sono abituati all’oscurità, li posa sul comodino – due libri, un telefono, un bicchiere pieno a metà di acqua ormai calda. Chiude le palpebre, visualizza il messaggio che ha ricevuto un paio d’ore prima: non riesco a dormire, puoi venire? E lui senza fare domande ha solo risposto sì, arrivo, ha attraversato la città, ha suonato il citofono, ha aperto la porta e si è sdraiato a fianco della ragazza. Adesso la guarda, e lei dorme.

    01/06/2011

    Cosacchi a San Siro

    Filed under: — JE6 @ 13:39

    Io, a tutti quelli che “sono tornati i comunisti“, farei presente che questi non se ne sono mai andati: pochini, ma ci sono sempre stati, è che quelli che oggi oddio ommamma si vede che erano troppo impegnati a curarsi la cotonatura dei capelli per accorgersene. Comunque, già che ci siamo (e che ci sono, e sono tantissimissimi: i comunisti, potremmo suggerire al neosindaco di inserire nel piano quinquenale di sviluppo che senza dubbio stilerà nei prossimi giorni la creazione di un gulag principale (chessò, San Siro) accompagnato magari da una decina di satelliti (vediamo: le Stelline per motivi simbolici, qualche store di stilista, tre punti vendita Esselunga ché Caprotti mica può restare impunito) così almeno gli oddio ommamma danno aria ai denti con qualche motivo.