Two Hearts
Le compagnie, i gruppi – quelli che funzionano, quelli che tengono – sono così: ognuno è bravo a fare qualcosa, ognuno fa da contorno agli altri. C’è il più forte a calcio, quello più svelto di tutti a far di conto, quello che con la chitarra in mano sa suonare qualsiasi cosa, quello che sa costruire un muro e coltivare un orto, quello che viaggia e ha sempre un racconto pronto, quello che sa far ridere, quello che parla poco ma se dice “ehi ragazzi” tutti si fermano e fanno silenzio. C’è un assolo per ciascuno, e ci sono quei momenti nei quali tutti sentono di essere parte di qualcosa di più grande, quei momenti senza io, e con solo noi.
A volte succede che qualcuno lascia, e non per sua scelta: un incidente, una malattia. Tutti dicono che la vita va avanti, ed è vero, ma non continua come prima. Certe cose non le fai più, o non sono più le stesse – la partita di calcio su un pezzo di asfalto in un sabato pomeriggio di aprile, i racconti di ufficio dopo la terza birra del venerdì sera: nessuno è indispensabile ma tutti vogliono evitare di ripassare su quella strada di montagna dove l’amore del tempo aveva il sole in faccia e sembrava la persona più bella del mondo. Se puoi, certe cose le smetti, anche se potresti farle ancora: un altro che suona l’organo, o il sassofono lo sai che lo trovi, ma non sarà mai il tuo amico che non c’è più. Allora fai altro, perché two hearts are better than one, ma a volte i cuori smettono di battere, e non riprendono più.
June 22nd, 2011 at 09:25
Bello Sir.
June 22nd, 2011 at 15:24
Il più bel post che ho letto in rete sulla morte di CC.
June 22nd, 2011 at 16:18
Lui, e Danny Federici (io mi sarei già fermato a quel punto), e il mio CC.
June 23rd, 2011 at 18:32
Di solito non lascio commenti ma non si puo’ fare a meno di dire BELLISSIMO
pb
July 6th, 2011 at 13:37
Mi scuso, entro a gamba tesa in una storia che non mi appartiene, ma sento il bisogno di dire che ci sono anche io, che ci siamo anche noi. Quelli che girano nel web e come viaggiatori erranti, incappano in un sito, in un pezzo di vita di qualcuno; leggono avidamente e si abbeverano ai sentimenti degli altri, cercando di arricchire la propria giornata con qualcosa che somigli ad un rapporto umano vero. In qualche rara occasione sentono perfino la vicinanza con quelle anime e, in rari casi, hanno addirittura l’ardire di lasciare un proprio pensiero, quasi a voler dimostrare di essere vivi.
Grazie per questo piccolo pezzo di vita e per avermi ricordato tante persone che mi hanno lasciato e che non dimenticherò mai. Un pensiero vola anche ad un caro amico che sta in questo momento lottanto per restare con noi e si aggrappa con tutte le sue forze a qualunque appiglio trovi nel suo lento scivolare …….
…..
July 18th, 2011 at 09:58
grazie Ze’…da un fratello… il fratello!