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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    04/05/2004

    Dice il saggio

    Filed under: — JE6 @ 17:52

    Cambia email. L’email è una cosa seria. Come lo Shampo. Come la mamma.
    g.g.
    PS – C’era anche una stramaledetta faccina, nel messaggio. Per restare in tema di serietà, l’ho uccisa.

    La chiesa sulla collina

    Filed under: — JE6 @ 12:27

    Era un giorno come gli altri, con i lavori in autostrada, la pioggia di una primavera mai iniziata, la bambina con la febbre, e in lontananza la visione di una grande chiesa su una collina, dove, molti anni prima, venti ragazzi si erano fermati per la loro ultima partita di pallone.
    Da un’idea di Herr Effe, a cui questo incipit è dedicato.

    03/05/2004

    Strade, punti, salti, smarrimenti

    Filed under: — JE6 @ 08:21

    E’ interessante provare a seguire lo sviluppo di una discussione nella blogosfera. Inizia in un punto A, si sposta in un punto B, viene ripresa dal punto C, si prende una vacanza nel punto D, ritorna sul punto B.
    Ognuno di questi punti dà e toglie, negli spostamenti (come, d’altra parte, in ogni trasloco) si perdono dei pezzi e si prova ad aggiungerne altri. E’ un procedimento affascinante, anche se mi resta il dubbio che, alla fine, sia poco efficiente. Ma c’è, ed è già qualcosa.

    01/05/2004

    Il Maurizio

    Filed under: — JE6 @ 21:25

    E’ diverso da tutti gli altri del biliardo, il Maurizio. O almeno, così sembra.
    E’ elegante, distinto, sobrio. Niente a che fare con gli addomi sfaldati, i gilerini infeltriti, le scarpe consumate, i congiuntivi dimenticati, le bestemmie sputate che riempiono la vista e l’aria della sala.
    Ma lui non fa pesare questa sua diversità. E’ uno degli altri, con una stecca nè brutta nè bella, piuttosto bravo ma non un campione, che preferisce giocare da solo ma se lo inviti a far coppia non ti dice di no.
    Non fuma, beve un bianco di tanto in tanto, non alza la voce. Sarà che fa un lavoro pieno di silenzio: è un cameraman della RAI, son tutti lì che muoiono dalla voglia di chiedergli di questo o di quel personaggio, dimmi se ha le tette rifatte, ma è vero che è un frocio, ma lui è riservato senza essere scostante.
    E allora, succede che gli altri, quelli con i gilerini infeltriti, quelli che parlano sempre a voce alta anche se non hanno niente da dire, gli riservano una stima quasi intimidita, di cui qui dentro godono in pochi.
    Adesso è lì, che sta studiando un raddrizzo a mezza forza, con i suoi pantaloni ben stirati e gli occhiali con la montatura nuova. Se vincerà non sarà un successo, se perderà non sarà una sconfitta. Intorno, il Maurizio non ha amici, ma gente che lo rispetta. Forse la sua vittoria è proprio questa.

    Compleanni

    Filed under: — JE6 @ 14:55

    Binario Loco compie un anno.
    A quanto pare, il sottoscritto è uno dei responsabili della sua esistenza. Il sottoscritto si sente imbarazzato e contento. Insomma, già son padre di famiglia, adesso mi sento anche zio di un blog.