Il secondo del prima e del dopo
L’altoparlante annuncia il numero del treno, la stazione di partenza, quella di arrivo. La stazione è piena di gente, e di rumore. I pavimenti davanti ai banconi dei bar sono ricoperti di centinaia di piccole briciole di brioches. La coppia si avvicina al vagone, carrozza sette, otto, nove, dieci. Stanno uno al fianco dell’altra, senza toccarsi. A volte lui le cede il passo per farla incuneare nella folla che si sposta tra i binari come in una infinita transumanza di attese, poi la riaffianca. Si fermano a un paio di passi dagli scalini, ricontrollano il numero della carrozza, hai il biglietto a portata di mano, sì, fa un caldo tremendo, sì, per fortuna sul treno c’è l’aria condizionata, adesso ti riposi, hai l’aria stanca, lo so, cerco di dormire un po’. Lei prende dalla tasca posteriore dei jeans il telefono, guarda le ore, poi fa un sorriso timido e sfinito. Si abbracciano, e entrambi sentono sulla pelle il caldo e il velo di sudore che copre il volto dell’altro, e chiudono gli occhi. Restano così per un secondo di più, e quel secondo contiene e spiega tutto, il prima e il dopo. Fai buon viaggio, sì, sali, il trolley te lo porto su io, grazie. Lei fa ancora un piccolo cenno con la mano, lui sorride e volta le spalle, fa cinque passi, prende il telefono, cerca il numero di lei, apre i messaggi e inizia a scrivere.
June 30th, 2011 at 08:38
il prima, il dopo in un secondo…sintesi perfetta 🙂
June 30th, 2011 at 11:58
Molto bello. Come sempre.
June 30th, 2011 at 12:01
Lei è lì , seduta ad un bar vicino casa, assorta nei suoi pensieri davanti al suo cappucino appena ad un sorso dalla fine. Quando distrattamente prende il suo telefono e lo guarda , no non ha voglia di chiamare. Passa l’indice della mano destra sul quadrante ed aspetta un pò prima di riporlo in borsa, l’ho avvicina alle labbra pensando a Lui, ed ecco un messaggio: “Ho voglia di vederti”.
N.B: Non è così la storia …. e non vorrei rovinare la magia del suo bellissimo racconto, però mi ha suggerito anche questa variante possibile! Forse è ciò che è successo prima che i due si vedessero. E come sempre ho apprezzato! Complimenti.
June 30th, 2011 at 12:32
Mi è piaciuto molto, complimenti.
June 30th, 2011 at 15:27
[Niente, stamattina c’erano questi due, carrozza otto, lei con gli occhiali e la maglietta gialla, si abbracciavano stretti, io li ho visti per un secondo o due, vai a sapere]
June 30th, 2011 at 22:04
Ma secondo me, non importa chi siano stati o se realmente visti, ma come siano stati raccontati e soprattutto il ritmo tenuto…dell’attesa, misto al dispiacere per il distacco. Quest’ansia ben cadenzata, che alla fine sfocia in un gesto di esplosiva espressione di ciò che si è provato e…parte il messaggio! Come l’onda del mare cresce e viaggia per infrangersi verso la riva, mostrando la sua forza, quasi con rabbia!
July 1st, 2011 at 00:16
ho vissuto mille volte questi momenti… grazie!
July 5th, 2011 at 18:04
Entro in questo blog perchè, alla ricerca di notizie interessanti sul turismo d’affari, ho trovato improvvisamente una pubblicazione che mi ha incuriosito moltissimo.
Da lì a questo blog è stato un attimo; ed eccomi a cercare di capire chi si trova dietro a questi scritti, intensi e veri, fatti di istanti rubati in giro per il mondo mentre ci si trova distaccati dalla propria vita intima e familiare.
Guardare gli altri, quello che fanno, mentre si va in giro a “vendere” qualcosa che ci serve per vivere, immaginando di farlo per il bene di chi resta a casa, nel nido, ad aspettare…..
Un caro saluto e complimenti ancora.
July 7th, 2011 at 18:40
[…] foto è mia, il post è di Sir Squonk, grazie a Ciocci per averle fatte incontrare […]