Gruesse aus Nurnberg ’08 – 3. Voyeur
In una città calma di suo, i giardini del Castello Imperiale sono l’apoteosi del riposo e del silenzio. Ci vengono gli studenti a leggere, gli anziani a guardare il panorama, i turisti a fotografare, le coppie a baciarsi; se dovessi dire il motivo per cui ci vengo io, dovrei ammettere che lo faccio per guardare la gente, per sedermi su una panchina, accavallare le gambe e osservare un ragazzo con le infradito o un signore indiano con la macchina fotografica al collo che poco prima mi ha fatto un gesto vago per coprire l’orizzonte e mi ha detto “so many nice spots, there”. Mi rendo conto che potrei essere a Norimberga come a Cologno Monzese, e non farebbe differenza – e intanto mi gira in testa un vecchio pezzo del Liga che dice “quando farsi una ragione vorrà dire vivere”, e non se ne va via.
June 20th, 2008 at 00:55
Quello che non va più via è l’odore del sesso (sempre nella vulgata del bundesLiga).