Tovarich’
[Qui si chiede scusa ai lettori per la deriva intimistica di questi giorni – sarà il tempo (ma anche no)]
Questo post era partito in tutt’altro modo. Poi alla fine ho pensato che il troppo stroppia; e infatti, io e questo mio amico ci siamo visti una volta sola, e ci sentiamo, via mail, forse cinque o sei volte all’anno. Ma la frequenza non conta, a dispetto di quel che tanti, troppi, pensano. E’ da diversi giorni che so di dover scrivere che io a Strelnik gli voglio bene, e sono contento di averlo come lettore e ancor di più, appunto, come amico. Questo è quanto, e credo che anche per lui questo sia perfino troppo.
Strelnik
June 25th, 2008 at 17:51
Ecco, ora che mi fa venire i lucciconi davanti al monitor sono a posto: fa caldissimo, ma non sento niente ché m’ha risollevato il pomeriggio, m’ha risollevato.
Poi dice il blog.
Un abbraccio (anche dalla mia azionista di maggioranza).
June 26th, 2008 at 11:42
Son commossa, sir. Nemmen’io voglio così bene a Tovarich’.
June 26th, 2008 at 12:33
Santocielo, non esageri (dev’essere il Campari: certo che già di prima mattina, benedetta figliola).