Orfani
Come tutte le mattine, passo a buttare la spazzatura.
Come tutte le mattine, giro i quattro angoli dell’apposito locale condominiale, dividendo vetro, plastica, resti dei resti e carta.
In uno dei due grandi bidoni di plastica bianca, che dovrebbero raccogliere giornali, scatole dei biscotti e carte varie, questa mattina brillano le copertine di una decina di libri. Steinbeck, Sartre, Bellow, Solzenicyn, Buzzati.
Sono in buono stato, vecchie edizioni tascabili conservate con un certo rispetto. Vicolo Cannery mi guarda, mentre io mi chiedo a chi, tra i miei condomini, può essere saltato in mente di disfarsi di quelle pagine. Se decidi di rinunciare ad un libro, puoi regalarlo a qualcuno, un amico, la biblioteca di quartiere; puoi provare a guadagnarci cinquanta centesimi vendendolo ad un baracchino dell’usato; puoi fare spazio in cantina e tenerlo lì, nell’oscurità, insieme alle bottiglie di olio ed alle ricariche del sapone per le mani.
Invece, eccoli lì, tra il Corriere di venerdì e tre confezioni vuote di spaghetti Barilla. Ne prendo con me quattro, due Steinbeck, un Bellow ed un Sartre. Li prenderei tutti, se avessi posto in libreria, ma confido nel buon cuore di qualche coinquilino. Scuoto la testa, incredulo, e vado a prendere la macchina per andare in ufficio.
Update: ieri sera, i dieci orfanelli residui erano ancora lì, nel bidone della spazzatura. Adesso, sono in salvo. Anche i “Peccati di Peyton Place”, anche quello.
March 15th, 2004 at 09:46
oppure dovremmo istituire i cassonetti differenziati per i libri rifiutati? (con annesso riciclaggio,ovvio)
March 15th, 2004 at 09:58
Alla perenne ricerca di libri sono anche le carceri, le case di riposo, gli ospedali…Io li avrei presi tutti quei libri, sa Dr Squonk?
March 15th, 2004 at 10:26
Lei ha salvato un Bellow!. Ora però lo dovrà nutrire e portare a spasso al mattino e alla sera
March 15th, 2004 at 10:29
Signorina, ha ragione. Se questa sera saranno ancora lì, li prenderò con me.
Herr Effe: ho salvato un Bellow, sì. Una buona occasione per leggerlo, finalmente (ma devo finire “Mala Tempora” di Sartori e “Una sola moltitudine” di quel… come si chiama? Pessoa?)
Ack: ottima idea, davvero.
March 15th, 2004 at 10:50
Anch’io li avrei presi tutti, a costo di afastellarli in un angolo a terra di casa.
Pensi, soli ed abbandonati in un cassonetto…
non sente i loro richiami, Sir?
March 15th, 2004 at 10:51
Li prenda, non si può macerarli, via. Piuttosto li si lascia sulle panchine del parco, e farli adottare dal primo che passa.
March 15th, 2004 at 12:57
Un grosso merito della raccolta differenziata: se capita che qualcuno, tra riviste e giornali, butti dei libri, si possono recuperare senza ribrezzo.
A me è capitato di salvarne da un cassonetto non differenziato, una quarantina di tascabili.
Per fortuna erano in una scatola di cartone, e non s’erano lordati di residui di cibo e altro.
La maggior parte erano Gialli, ma c’era qualche Oscar.
Li ho regalati alla piccola biblioteca dell’Ospedale Civile, presso il reparto gerontologico..
March 15th, 2004 at 19:34
La biblioteca della mia scuola, che ormai conta più di duemila volumi, è nata e cresciuta così… con le donazioni di insegnanti e genitori che nel corso degli anni han voluto/dovuto disfarsi di vecchi libri (ma anche riviste e fumetti, anzi ultimamente prendiamo volentieri persino le videocassette). E’ bastato far girare la voce e chiunque abbia libri da togliersi di torno, invece di buttarli, ha imparato a regalarli a noi. Se sono in cattivo stato, sono i ragazzini stessi a rimetterli in sesto con nastro adesivo e foderine colorate. Insegnando loro ad averne cura, chissà, magari si può insegnare anche ad amarli, i libri… abbiamo una media di circa 500 prestiti per anno scolastico, non saranno tantissimi ma qualche ora alla playstation l’avremo sottratta. Li prenda, quei libri, Sir.