Vuoto pneumatico
Massimo Gramellini, oggi su La Stampa:
Non riesco a togliermi dalla testa il tassista di Lecce intervistato nei giorni scorsi dal Tg3 a proposito della presenza in quella splendida città barocca della non meno splendida e barocca Monica Bellucci. «Si tratta di una delle migliori attrici italiane, però dovrebbe imparare a recitare», esordiva spigliato e senza la minima ambizione ironica il campione della Gente Comune. Poi, evidentemente ancora non sazio, rincarava la dose: «La Bellucci è tutta contorno e niente fumo».
A questo punto vorrei capire dove e quando abbiamo sbagliato. Come sia possibile che un giovane uomo, cresciuto in una nazione che gli ha garantito almeno otto anni di istruzione finanziati dalla collettività, possa mettere il contorno al posto del fumo e il fumo al posto dell’arrosto, non riesca a cogliere l’incongruenza logica fra l’essere una delle migliori attrici (falso) e il non saper recitare (vero), ma soprattutto sia capace di inanellare tali sfondoni dinanzi a una telecamera senza trasudare imbarazzo, neanche una gocciolina. Di quale delle duecento riforme scolastiche susseguitesi nell’ultimo mezzo secolo sarà figlio cotanto cervello? E per quale motivo i nonni del tassista di Lecce, che a differenza del nipote si fermarono probabilmente alla terza elementare, non avrebbero mai pronunciato una castroneria simile? Alla prima domanda, l’unica risposta credibile è: tutte. Alla seconda, che magari i nonni erano quasi ignoranti come lui, ma non se ne vantavano ancora. Avevano troppo rispetto e timore delle parole per pattinarvi sopra con sciagurata disinvoltura.
La Stampa (grazie alla signorina Molecole)
November 6th, 2007 at 17:24
Come al solito, è colpa della scuola. Poi, volendo proprio essere pignoli, in base a quale principio logico ritenere la Bellucci una delle migliori attrici italiane e, al contempo, pensare che non sappia recitare genererebbe incongruenza? Basta pensare, insieme alle due cose suddette, che gran parte delle altre attrici italiane sappia recitare peggio della Bellucci, no? Come fa Massimo Gramellini, che penso abbia anche almeno una laurea, a inanellare tali sfondoni sulle pagine di uno dei più diffusi quotidiani italiani senza trasudare imbarazzo?
November 6th, 2007 at 17:32
Prof FFDES, lei ha la coda di paglia. Gramellini parla degli otto anni di istruzione finanziati dalla collettività, ma non addossa colpe alla scuola: non esplicitamente, e non più di quante ne appioppi al resto della società che in qualche modo contribuisce a rendere la nostra cultura quello che è.
Poi, insomma: un ossimoro involontario è solamente una contraddizione di termini. Non mi si arrampichi sugli specchi, su.
November 6th, 2007 at 19:12
A forza di arrampicarsi sugli specchi si sta per arrivare alla cornice… e del TG3 (ma poteva essere qualsiasi altro TG – o quasi) che fa una bella inchiesta su “Monica Bellucci a Lecce: pensieri e parole…” ne vogliamo parlare?
November 7th, 2007 at 10:44
il gramellini ha un fiuto finissimo. credo sia il giornalista che, con stella, oggi leggo di più in assoluto.
gli ho pure scritto (ihihihhi) e mi ha pure risposto.